martedì 27 marzo 2012

Anestetizzato

In un letto d'ospedale, tra coscienza e fluttuazione, tra sogno e realtà.
Quattro giorni vissuti con l'equilibrio inverso:
di giorno semincosciente e stordito, assonnato;
di notte sveglio e cosciente dei cerchi alla testa,
della grande difficoltà a respirare e a dormire.
Sin dalla mia uscita dalla sala operatoria
ti ho cercata, perchè tu mi infondi serenità,
tranquillità, tu mi infondi tanto amore quanto mai ne ho visto
in vita mia. Sempre presente nei miei pensieri, nei miei desideri.
Anche se semincosciente, ricordo quella specie di sogno,
quell'attimo prima di addormentarmi, quando cercavo la tua mano
e nella mia mente girava sempre quella voce che mi diceva:
"Pace e sonno, tesoro".
Ti amo anche per questo...
SIMO

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